RECANATI ED IL COLLE DELL’ INFINITO

IL COLLE DELL’INFINITO

Nel 1819 Giacomo Leopardi compose la celebre poesia L’Infinito. In quindici versi il poeta descrisse un’esperienza più volte vissuta nel piccolo orto del monastero medievale di Santo Stefano a Recanati, in cima ad un colle a pochi passi da casa, intitolato dal 1837, anno della sua morte, Colle dell’Infinito. Il monastero allora era abbandonato e Leopardi vi trovava pace e solitudine, ma soprattutto una vista a perdita d’occhio, aldilà delle piante che cingevano l’orto, capace di evocare in lui il pensiero e la sensazione dell’infinito.

Nel 2019, bicentenario de L’Infinito, l’orto è stato riaperto al pubblico dal FAI dopo un lungo lavoro di restauro. Restituito oggi al suo semplice decoro, è un giardino punteggiato di alberi e ortaggi, fiori e frutti, quieto e silenzioso, da cui ancora si gode, aldilà di un muro, una vista eccezionale che spazia sulle dolci colline marchigiane fino al mare e ai monti. E’ un luogo capace di evocare, oggi come allora, il pensiero dell’infinito.

 

 

 

 

RECANATI

L’Orto si raggiunge dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani che, dopo un restauro a cura del FAI, grazie anche al fondamentale contributo di Regione Marche, offre un’originale introduzione: una “visita guidata” dentro la poesia L’Infinito, un coinvolgente racconto, mediato da tecnologie immersive, che parte dalla rilettura dei celebri versi e si addentra nella storia, nel significato e nella forma della poesia, offrendone diverse letture, per scoprire e riscoprire questo capolavoro della poesia di tutti i tempi.

Situata al centro della Regione Marche, in una posizione strategica, tra costa e l’entroterra, Recanati è la tipica “città balcone” per l’ampio panorama che vi si scorge. Recanati si erge sui famosi Colli dell’Infinito della Riviera del Conero.La città è famosa per aver dato i natali all’illustre Poeta Giacomo Leopardi e al celeberrino tenore Beniamino Gigli.
Qui nacquero Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana e Beniamino Gigli, noto cantante lirico. Recanati è stata candidata a Capitale Italiana della Cultura 2018.

Tra i principali siti di interesse turistico spiccano i luoghi leopardiani: la piazzetta del “Sabato del villaggio”, su cui si affacciano il settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, che custodisce la preziosa Biblioteca contenente oltre 20.000 volumi, e la “Casa di Silvia; il “Colle dell’Infinito”, la sommità del Monte Tabor che ispirò l’omonima poesia composta dal poeta a 21 anni, con l’antico orto del monastero delle suore Clarisse, recentemente aperto al pubblico grazie alla collaborazione con il FAI,  il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, il Centro Nazionale Studi Leopardiani, punto di riferimento per tutte le iniziative leopardiane, sia in Italia che nel mondo; la “Torre del Passero Solitario”, ubicata nel cortile del chiostro di Sant’AgostinoPalazzo Antici Mattei, casa della madre di Giacomo.

Gli edifici di architettura religiosa più rilevanti sono: la Chiesa e il convento dei frati Cappuccini, risalenti al 1600, la Chiesa di Santa Maria in Montemorello, nel cui fonte battesimale fu battezzato Giacomo Leopardi, la Chiesa di San Vito dalla facciata vanvitelliana, la Chiesa di Sant’Agostino con il bel portale in pietra d’Istria, opera di Benedetto da Maiano (1485), la Chiesa di San Domenico, che conserva il“San Vincenzo Ferrer in gloria “ affresco eseguito da Lorenzo Lotto, la Chiesa di Sant’Anna e la Concattedrale di San Flaviano, impreziosita dal bellissimo soffitto a cassettoni in legno, che custodisce la tomba dii Papa Gregorio XII e l’adiacente Museo Diocesano nel Vecchio Episcopio con le suggestive carceri pontificie.

 

TIPICITÀ ED EVENTI

Tipicità della zona sono i “piccicasanti”, una sorta di minestra collosa, i secondi piatti preparati con gli animali da cortile, i prodotti derivati dalla lavorazione del maiale e l’olio extra vergine di oliva.

 

 

 

 

COSA VEDERE A RECANATI

  • Colle dell’Infinito. A pochi passi il Colle dell’Infinito, un ampia terrazza sulla cima del Monte Tabor.
  • Complesso di Sant’Agostino e Torre del Passero Solitario.
  • Piazza Giacomo Leopardi. 
  • Museo Civico Villa Colloredo Mels e Museo dell’Emigrazione Marchigiana.

 

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